Il testo della legge di conversione del D.L. 41/2021 (c.d. “Sostegni”), contiene molte novità rilevanti che riguardano molte categorie ed anche il mondo dello sport. La discussione in Senato del testo è iniziata il 17 di maggio e si prevede un’approvazione rapida entro il venerdì 21.
Tra i tanti articoli (diventati 94 dagli originali 43) del Decreto Legge il più importante è il 14 bis, che stabilisce un incremento, per il 2021, di 50 milioni di euro del fondo da destinare quale contributo a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche. Questo è il risultato delle tante “proteste” provenienti dagli addetti ai lavori, che hanno più volte denunciato l’assenza di contributi concreti per questo settore.
C’è ancora da attendere però per far chiarezza riguardo alla definizione di “lavoro sportivo”; si legge infatti nell’articolo 30 il rinvio al 31/12/2023 per la decorrenza della disciplina sul lavoro sportivo contenuta nel D.Lgs. 36/2021. Fanno eccezione solo disposizioni a sostegno delle donne nello sport e quelle del successivo capo III sul riconoscimento dei laureati in scienze motorie.
Novità riguardo i rimborsi per gli abbonamenti o le quote versate per i corsi in palestre, piscine o impianti sportivi: in precedenza era obbligatoria una richiesta scritta da parte degli abbonati, in seguito alla chiusura della struttura o all’impossibilità di svolgere corsi e lezioni. Ora è sufficiente una richiesta verbale o via email, che obbliga i gestori degli impianti a proporre un voucher di egual valore (utilizzabile entro 6 mesi dalla fine dell’emergenza sanitaria) o a svolgere (dove possibile) corsi e lezioni a distanza.